domenica 3 febbraio 2013

Shore jigging by Night

Scena vista e rivista,scogliera alta,scaduta agli esordi che produce ancora delle schiumate potenti e vigorose,insomma,condizioni perfette che ci mettono automaticamente in una sorta di "auto-convinzione"di ricevere un attacco nei primi lanci effettuati.... Iniziamo con l'artificiale che ci dà più fiducia,i lanci si susseguono ma nessun attacco,proviamo a cambiare artificiale,taglia ed azione,ma il risultato è sempre lo stesso...zero,sembra proprio non esserci pesce in questa maledetta serata. Eppure qualcosa ti dice di non mollare,la convinzione che qualcosa sia in caccia c'è,forse bisogna solo trovare la chiave giusta. Ravani nelle plano,ti serve qualcosa che vada lontano e lavori a stretto contatto sul fondo senza incagliarsi,e allora tentiamo la carta metal jig con assist,è notte,il mare torbido con molta schiuma,la logica dice che in questa condizioni un esca che produca forti vibrazioni sarebbe da preferire,ma è la "nostra"logica,quella di pescatori,non certo quella dei pesci,che in accqua ci vivono ed hanno sviluppato sistemi estremamente efficaci per individuare le loro prede. Lancio oltre la fine dalla schiumata visibile,discesa fino al fondo,jerkata lenta e corta,salgo di qualche metro e riapro l'archetto per far nuovamente affondare il mio jig,al 3/4 lancio il mio jig si blocca,ferro,strike! Il pesce si difende bene,avvantaggiato da una colonna d'acqua di circa 20 metri sopra la sua testa,non riesco a capire di che cosa si tratta finchè non aggalla,è un bel barra,di per se non una cattura eccezzionale,ma in questo contesto estremamente significativa per me,perchè,ancora una volta,è la dimostrazione che il fattore pscicologico e motivazionale in una pescata può fare la differenza tra catturare o cappottare miseramente.
See you soon